#3 Il Corvialismo è “brat” e l’Uomo Tigre abita a Corviale
Ciao!
🌰 Ci eravamo lasciati con il mistero di Frida Cordiale e dell’energia femminile che circola al Laboratorio, al di fuori di qualsiasi etichetta.
🥶 Nel frattempo è arrivato il freddo e dalle viscere di Corviale emerge un’energia scura e altrettanto misteriosa, che ci porta ad esplorare l’energia maschile.
🖤 Se anche tu non cadi nel tranello del “black Friday” e vuoi qualcosa di veramente nero allora sarai catturato dal racconto di dicembre e ti avvicinerai ai giorni più bui dell’anno con il giusto spirito e con l’energia del nuovo animale a cui è dedicata la nostra newsletter: la Tigre. 🐅
3…2…1… via!
A stare nei luoghi si cambiano i nomi
🗣️ Si dice che l’anima dei luoghi sia inafferrabile ma per avvicinarci al significato possiamo girarci attorno attraverso i nomi e le parole. Nominare le cose è importante, perché le evoca e le fa vivere e ci connette con la genesi delle cose che pronunciamo e con il loro futuro. E sai una cosa? A forza di stare nei luoghi si cambiano i nomi! L’approfondimento di questa settimana è dedicato proprio ai toponimi, con un articolo di Flaminia Vannini su Urbanistica Tre, dedicato alla Piazzetta in Movimento e ai processi di trasformazione urbana a Corviale.📍
📎 Corvialismo: c’è solo una parola capace di descrivere tutto quell’insieme di sensazioni, modi di dire, affetti, conflitti, presenze e assenze, che si addensano nei luoghi della Piazzetta delle Arti e dell’Artigianato. 📛
Il Corvialismo: estetica e rituali
Il Corvialismo è un concetto che nasce nel periodo della pandemia, in un periodo buio per molti degli artisti di Corviale, ed è una parola tanto rivoluzionaria quanto familiare, che indica allo stesso tempo un aspetto estetico e un aspetto relazionale.
Il colore del Corvialismo è il verde, ha una grafica riconoscibile ed è nato quando gli abitanti di Corviale erano “un po’ alieni, un po’ alienati, un po’ intossicati” – ci spiega Emmanuele Del Gatto di HAUSBRUTHAUS, che ha realizzato nel tempo dei bellissimi ritratti dei personaggi che animano la comunità dei piazzettari.
Opere di Emmanuele Del Gatto nel Laboratorio della Piazzetta in Movimento
Oggi diremmo che il Corvialismo è decisamente “brat”! E infatti somiglia a questa tendenza della moda e dei comportamenti che sta spopolando sui social, non solo per l’inconfondibile verde. Sicuramente non ha i modi perbenisti e posati del suo opposto, lo stile “demure”, ma è decisamente appariscente, sfrontato, eccessivo e fuori dagli schemi. Ma che ne sanno gli influencer dello stile? Segui su Instagram @corvialismo!
Sul Corvialismo ha scritto sul Venerdì di Repubblica e su Lucy sulla cultura anche Giuliano Battiston, direttore di Rivista Corvialista, di cui sentiremo parlare prestissimo, con delle novità esplosive di cui si mormora durante i pranzi a Corviale.
🥣 Il PICCHENICCHE è il luogo d’elezione delle pratiche di vita corvialiste ed è una consuetudine che nasce subito dopo il lockdown per ricostruire le consuetudini della convivialità. Apparentemente scontato: ci si incontra il mercoledì vicino ai laboratori degli artisti (preferibilmente all’aperto) e chi vuole porta qualcosa da mangiare per condividerlo. Ma chi frequenta il Corvialismo sa che è polemico, unico ma attento alle relazioni e a volte un po’ orso. Forse non tutti hanno letto il racconto di Moravia a cui è ispirato, il riferimento letterario che fa capire lo spirito irriverente di questo momento collettivo, che oggi è reso attuale dal fotoromanzo a puntate PICCHENICCHE, che puoi leggere nei laboratori della Piazzetta. 🤼
Fotoromanzo a puntate PICCHENICCHE, a cura di HAUSBRUTHAUS
L’Uomo Tigre abita a Corviale
🐯 Tra i personaggi coinvolti nelle avventure corvialiste, oltre il divo Micheal Jackson, sicuramente riconoscerai un personaggio epico dell’immaginario manga, che si insinua tra le storie di Corviale perché abita lì: l’Uomo Tigre. Se hai la passione per i fumetti sai che nella vita di ogni super-eroe c’è un dolore segreto ed è proprio da quella rabbia e da quel lutto che sviluppa qualcosa di soprannaturale e il desiderio di mettere i propri poteri a servizio dell’umanità. Sarà sicuramente così per l’Uomo Tigre, che ha deciso di curare le proprie ferite e le delusioni della sua vita anziana nella sua tana a Corviale. E forse è così anche per il nostro Serpentone?
🦸🏻♂️ In ogni caso l’impegno dell’Uomo Tigre presto darà vita a qualcosa di eroico e diventerà il testimonial di una serie di poster di una campagna di comunicazione pubblica sociale!
🛋️ La tana della Tigre si trova nel sottopasso vicino al ponte blu, tra via Mazzacurati e via Poggio Verde, ed è un luogo tutto sommato sereno, accogliente.
La tana dell’Uomo Tigre, Corviale, 2024
📰 L’Uomo Tigre si è conservato un ritaglio dell’articolo di Battiston e ci ha lasciato una testimonianza noir dalla quale forse possiamo trarre degli indizi sulla Metamorfosi di Corviale.
In una città che nessuno osa nominare, vivono uomini con maschere di animali, ognuno legato al proprio spirito bestiale. Tra questi, il più temuto è l’Uomo Tigre. La sua città, che appare solo nelle notti di tempesta, è un luogo di ombre lunghe e silenziose, dove le case si nascondono dietro valli e colline, come animali in agguato. Le strade sono avvolte da una foschia arancione, e ogni passo riecheggia come un ruggito trattenuto.
In questa città non si conosce la pace: gli uomini combattono per dimostrare il proprio valore, ma nessuno sa mai chi sia il vero avversario. C’è chi dice che la maschera dell’Uomo Tigre non sia solo un simbolo di forza, ma la sua stessa essenza: chi la indossa diventa bestia, perdendo per sempre il proprio volto umano.
Ogni notte, la città svanisce all’alba, come un sogno dimenticato. Ma chi ha incontrato l’Uomo Tigre giura di aver visto nei suoi occhi il riflesso della propria anima in fuga, come se ogni battaglia fosse un inseguimento di se stessi, tra giungle di ferro e cemento.
Non tutti tornano. Chi lo fa, racconta di avere dentro di sé una parte della città che non si spegnerà mai, e che, nel silenzio delle loro vite quotidiane, un ruggito distante li richiama, come se quella città non fosse mai davvero scomparsa.
🌃 Immagina il ruggito della Tigre provenire da questo luogo. Lo senti, di notte, in tutta Roma?
La tana dell’Uomo Tigre a Corviale (© HAUSBRUTHAUS)
Nel quartiere di Corviale, che si allunga come un fiume di cemento, vive l’Uomo Tigre. La sua casa è una delle tante finestre senza volto che si affacciano su un orizzonte fatto di palazzi e cielo grigio. In questo labirinto verticale, ogni corridoio è una giungla nascosta, e ogni porta una tana segreta.
Qui l’Uomo Tigre si muove tra gli spazi come una creatura silenziosa, capace di vedere al di là delle crepe e dei graffiti che decorano i muri. Corviale è la sua città invisibile, un luogo che chi non abita lì non può comprendere. Le sue vie sono piene di storie sussurrate, di vite che scorrono parallele senza mai toccarsi, come le strade strette che si incrociano solo nelle ombre del crepuscolo.
La gente racconta che l’Uomo Tigre non sia solo un abitante di Corviale, ma lo spirito del quartiere stesso: feroce e protettivo, silenzioso e solitario. Lo si vede nelle notti più tranquille, quando i lampioni proiettano lunghe ombre sui marciapiedi e il vento si insinua tra i balconi come un ruggito soffocato. In quei momenti, si dice che chi incontri lo sguardo dell’Uomo Tigre non dimenticherà mai il senso di essere osservato da qualcosa di più antico e selvaggio della città stessa.
🍀 Il racconto si conclude con un finale di speranza 🏢:
Ma Corviale, come l’Uomo Tigre, è una città che non si arrende. È fatta di cemento e radici, di lotte silenziose e di speranza che si nasconde nei piccoli gesti, nelle luci che si accendono dietro le finestre anonime. Chi attraversa Corviale di fretta non vede nulla, ma chi sa fermarsi e ascoltare può sentire il ruggito della tigre nel cuore della città.
E così Corviale continua a vivere, come l’Uomo Tigre, in bilico tra il mondo degli uomini e quello delle bestie, in una Roma che, anche se sembra non accorgersi di loro, li accoglie entrambi nel suo ventre eterno.
💬 La storia dell’Uomo Tigre sembra quasi commovente ma Emmanuele Del Gatto ci fa subito uno spoiler: è scritta con ChatGPT! Da cosa si capisce che non può essere scritta da chi abita a Corviale? Parla di un “labirinto verticale” mentre, come sai benissimo anche tu, il primato del Serpentone è proprio l’orizzontalità. 🤡
Lo spirito di comunità corvialista
🦬 Una vera beffa corvialista, insomma! Come dice Emmanuele Del Gatto:
il Corvialismo succede quando non te ne accorgi
E, citando Giuliano Battiston,
il Corvialismo è tutti e di nessuno
🪑 …Perciò se vuoi capire il Corvialismo devi partecipare. La prova della presenza del vecchio combattente manga non è certo in questo racconto frutto del dialogo con l’intelligenza artificiale ma nella presenza della sua casa e le tracce del suo abitare, che sono la cosa più importante. Negli anni l’anziana Tigre si è fatta delle amiche e degli amici e ha ospitato eventi nella tana, trasformando il dramma esistenziale della sua inutile vecchiaia in uno spazio di possibilità.🦽
L’Uomo Tigre con Giuliano Battiston (© HAUSBRUTHAUS)
L’Uomo Tigre con Flavia Mastrella e Antonio Rezza (© HAUSBRUTHAUS)
L’Uomo Tigre con il maestro incisore Carlo Venturi (© HAUSBRUTHAUS)
Evento nella tana dell’Uomo Tigre a Corviale (© HAUSBRUTHAUS)
🎞️ Uscire dal sistema è la peculiarità dell’intelligenza umana ed è quello che accade qui: le idee vengono quando non te lo aspetti. Le cose sono cambiate e continuano a cambiare ma gli incontri hanno sempre un valore e c’è una forte intenzionalità nei legami che si creano… Ma anche una grande dose di inutilità e diserzione. Se vuoi guardare qualcosa di vero, ti consigliamo il documentario del 2016 Gente di Amore e Rabbia, diretto da Stefano Casertano e il Collettivo Piacca: qui il trailer.
🎥 Tra gli altri eventi degni di nota in Piazzetta, nel laboratorio di Stamperia del Tevere è stato girato da ARTE un documentario su Le carceri di Piranesi, che segue Alessandro Fornaci nella realizzazione di alcune incisioni eseguite con le tecniche di stampa tradizionali. Le scale labirintiche delle incisioni del grande maestro ricordano i Lotti del Serpentone.
Piranesi a Palazzo Braschi, 2017
Le stelle su Corviale 🌌
📆 In accordo con l’energia dell’inverno, si continua a lavorare sottovoce nel container del Laboratorio e all’Università. Mercurio ha cominciato il suo moto retrogrado e quindi è meglio non prendere troppi appuntamenti, se non per salvare le zuppe proseguendo il dialogo con gli ortisti attraverso un incontro il 3 dicembre.
🏗️ Il cantiere del PUI prosegue e il 9 dicembre alle 14:00 (Sala Consiliare del Campidoglio) ci sarà un evento della Commissione speciale PNRR dedicato ai PUI di Corviale e Tor Bella Monaca.
♐ Il segno del Sagittario scaglia le sue frecce verso il futuro, suggerendo progetti che nessuna avrebbe mai osato avanzare prima. Sarà che per il calendario cinese sta per finire l’anno del Drago, un anno sconvolgente e decisamente difficile da digerire, e stiamo per entrare proprio nell’anno del Serpente (29 gennaio)? 🥠
🐉 Per chi non lo sapesse, nella mitologia il Drago è un serpente potenziato perché ha mangiato un altro serpente: se ha la coda è velenoso, se non ha la coda invece ha buone intenzioni. Questa “coda” di 2024 a noi sembra dolce, nonostante tutto, e da queste prove di lotta tra serpenti, siamo sicure che ci sarà solo da imparare.
Giunone alle porte dell’Inferno, Metamorfosi di Ovidio